Cibo e turismo in Valtellina

Valtellina e Università di Bergamo: uniti per cibo, cultura e turismo

A Chiuro si è svolto un seminario dedicato allo sviluppo e all'identità delle aree montane

Valtellina e Università di Bergamo: uniti per cibo, cultura e turismo

La Valtellina e Bergamo si sono unite per esplorare cibo, cultura e turismo come leve fondamentali per lo sviluppo delle aree montane. Questo è stato il tema centrale del seminario “Paesaggi del cibo per un turismo culturale e creativo nelle aree montane”, tenutosi il 19 dicembre 2025 all’Auditorium Comunale “Valtellinesi nel mondo” di Chiuro (SO). L’evento è stato promosso dal Polo territoriale della Valtellina dell’Università degli studi di Bergamo e dalla divisione Cultura e Territorio dell’agenzia PG&W, nell’ambito dei progetti Ruràbilis e Crocus – Cross-Border Cultural and Creative Tourism in Rural and Remote Areas.

Analisi e prospettive

La giornata di studi ha riunito docenti, istituzioni e operatori per analizzare il ruolo del cibo come elemento identitario e motore di sviluppo per i territori alpini. Gli interventi iniziali sono stati affidati ai docenti UniBg Roberta Garibaldi, Federica Burini e Stefano Lucarelli, i quali hanno discusso di temi quali l’accessibilità ai paesaggi del cibo, la sostenibilità delle produzioni e la digitalizzazione della promozione turistica.

Durante l’incontro, sono stati presentati i risultati del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2025, a cura di Roberta Garibaldi. Questo report evidenzia la crescente attrattività internazionale dell’enogastronomia italiana. Tra i dati salienti, il 55% dei turisti provenienti da Germania e Svizzera/Austria, e il 54% degli statunitensi, associano l’Italia principalmente a cibo e vino. Inoltre, l’intenzione di visitare il nostro Paese nei prossimi tre anni è del 81% tra i turisti svizzeri e austriaci, sottolineando il potenziale della Valtellina come laboratorio di riferimento per la sua identità agroalimentare, i terrazzamenti vitati e le tradizioni agricole.

Un’attenzione particolare è stata dedicata alle prospettive turistiche in vista dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, con l’intervento di Valtellina Taste of Emotion, partner dell’evento.

Tavola rotonda e conclusioni

La giornata si è conclusa con una tavola rotonda che ha coinvolto consorzi e operatori delle principali filiere agroalimentari valtellinesi. I partecipanti hanno discusso di competitività, narrazioni condivise e strategie di sviluppo per le comunità montane. Tra i presenti, Elisabetta Bani, Prorettrice dell’Università degli studi di Bergamo, Tiziano Maffezzini, Sindaco di Chiuro e Presidente di UNCEM Lombardia, e Marco Campanari, Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio.

L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Chiuro, della Provincia di Sondrio e di Itervitis – Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, supportata da Banca Popolare di Sondrio – Gruppo Bper e collaborazioni con Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, La Tavola di Mecenate ETS, UNCEM Lombardia e Valtellina Taste of Emotion.

Un laboratorio straordinario

Alberto Gottardi, Presidente dell’associazione La Tavola di Mecenate ETS, ha dichiarato:

“La Valtellina è un laboratorio straordinario: un territorio che unisce lavoro umano, identità, agricoltura di montagna e innovazione. Con Ruràbilis, il progetto della Tavola di Mecenate ETS, vogliamo contribuire a una visione comune, condivisa con istituzioni, imprese e comunità, affinché la valle continui a essere un modello di futuro possibile per tutte le aree rurali italiane.”

Il ruolo del turismo enogastronomico

Roberta Garibaldi, docente dell’Università degli studi di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, ha affermato:

“Il turismo enogastronomico rappresenta oggi una leva strategica particolarmente rilevante per le aree montane, perché consente di coniugare valorizzazione delle identità locali, sviluppo economico e presidio del territorio. In contesti come la Valtellina, il cibo non è solo prodotto, ma espressione di paesaggio, saperi, relazioni sociali e pratiche agricole che hanno modellato nel tempo l’ambiente. Il confronto che proponiamo con questa conferenza e con il Living Lab del progetto CROCUS mira a rafforzare una visione integrata del turismo gastronomico, capace di generare benefici diffusi, favorire la cooperazione tra attori locali e costruire modelli di sviluppo sostenibili.”

Collaborazione strategica

Elisabetta Bani ha sottolineato l’importanza di una collaborazione strategica:

“La Valtellina è un territorio strategico nel quadro Alpino e l’Università degli studi di Bergamo e l’amministrazione comunale di Chiuro hanno avviato un rapporto di collaborazione per l’istituzione a Chiuro di un laboratorio congiunto di ricerca, sviluppo e alta formazione in area alpina. Il polo territoriale rappresenta un’antenna dell’Università sul territorio della provincia di Sondrio, con l’obiettivo di attivare ricerche innovative e di alto profilo, trasferendole nel territorio valtellinese. I nostri docenti, ricercatori e studenti saranno in grado di fornire competenze interdisciplinari e supporto per uno sviluppo responsabile del territorio.”