Un’importante visibilità nazionale per la Val Masino e il suo dialetto, il Valoc’, che è stato premiato a Roma per il dizionario frutto di un progetto avviato nel 1970 dal maestro Mario Songini, insegnante della scuola elementare di Cataeggio.
Il dizionario e la grammatica del Valoc’
L’opera, intitolata “Dizionario e grammatica applicata del Valoc’ della Val Masino”, è stata curata da Fabio Scetti, professore di linguistica all’Université du Québec à Trois-Rivières, insieme a Federica Salamino e Stefano Bisello. Si è classificata al terzo posto, nella categoria dei dizionari, al concorso letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”, finalizzato alla preservazione e valorizzazione dei dialetti. Questo concorso, organizzato dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e dalle Autonomie Locali Italiane, prevede diverse sezioni, tra cui il premio “Tullio De Mauro”, dedicato a studi scientifici sulle lingue e i dialetti locali. Questa iniziativa rappresenta un’importante azione di tutela culturale, contribuendo alla conservazione del patrimonio linguistico italiano.
La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì scorso presso il Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, con la partecipazione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Presenti anche il sindaco di Val Masino, Pietro Taeggi, e la figlia di Mario Songini, Maria Grazia. «Questo premio è dedicato al maestro Songini – ha dichiarato il sindaco Taeggi – per l’impegno e la passione con cui si è dedicato allo studio e alla valorizzazione della Val Masino, mosso dall’amore per la sua valle. Ringraziamo lui, il professor Scetti, attualmente in Canada per motivi di lavoro, e i suoi collaboratori. In questa opera, che presto pubblicheremo, si riflettono la Val Masino e la sua gente, la nostra identità culturale: un patrimonio da preservare».
Il dizionario valoc’-italiano rappresenta la parte centrale dell’opera lessicografica ed etnografica. È accompagnato da un repertorio per la consultazione delle parole, che va dall’italiano al valoc’, e da una grammatica applicata con esempi tratti da interviste con la popolazione, registrate in Val Masino dagli anni Ottanta fino al 2000, in Argentina e negli Stati Uniti, in contesti di emigrazione. La ricerca ha completato il lavoro di Songini, proseguito dagli anni Sessanta in poi. La specificità delle parlate della Val Masino era già stata evidenziata nel 1853 da Bernardino Biondelli, come variante del dialetto gallo-italico valtellinese. Ulteriori studi hanno seguito un secolo dopo, sottolineando l’influenza lombardo-orientale, in particolare nelle parlate del centro e della bassa valle.