Soccorso a pagamento

Incidenti in montagna: chi paga per il soccorso?

Nuove regole in arrivo per chi provoca incidenti: possibili costi per Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza

Incidenti in montagna: chi paga per il soccorso?

Un emendamento alla Legge di Bilancio, attualmente in fase di revisione da parte del governo e in attesa di approvazione al Senato, prevede che le spese di soccorso siano addebitate a chi causa incidenti per dolo o colpa in montagna e in mare. Questa misura, che si estende a Polizia e Carabinieri, è già stata applicata alla Guardia di Finanza.

Responsabilità degli escursionisti

Secondo quanto riportato dai colleghi di primalecco.it, la nuova normativa consentirà allo Stato di richiedere il rimborso delle spese di soccorso solo in caso di interventi ingiustificati o provocati da comportamenti dolosi o gravemente negligenti da parte della persona soccorsa. L’intento è quello di responsabilizzare chi richiede aiuto e ridurre le chiamate per imprudenze o situazioni non necessarie.

In montagna, non mancano episodi di escursionisti poco esperti che affrontano percorsi impegnativi senza l’attrezzatura adeguata. In mare, gli incidenti possono derivare da scelte consapevolmente rischiose. Con questa nuova norma, ogni richiesta di soccorso dovrà essere giustificata da una vera emergenza; in assenza di tale giustificazione, le operazioni di salvataggio potrebbero comportare un costo.

Tuttavia, non tutte le operazioni di soccorso saranno a pagamento, poiché il servizio rimane pubblico e l’assistenza in situazioni di emergenza reale sarà sempre garantita. Solo chi causa un incidente per dolo o grave negligenza sarà tenuto a contribuire economicamente alle spese di soccorso.

Al momento, non è stato stabilito l’importo dei rimborsi, che sarà definito successivamente tramite decreti dei ministeri competenti (Interno, Difesa ed Economia). L’obiettivo della misura non è ridurre il numero dei soccorsi, ma scoraggiare abusi e comportamenti pericolosi che richiedono l’intervento delle forze dell’ordine.

Resta da chiarire come distinguere tra imprudenza e colpa grave: la valutazione sarà effettuata caso per caso, e le linee guida dei decreti attuativi stabiliranno i criteri per determinare quando chi richiede aiuto dovrà coprire i costi.