Il Mulino Sala Crist di Bormio ospita due mostre, promosse dall’ufficio cultura in collaborazione con l’assessorato del Comune, rappresentato da Manuela Gasperi e Paola Romerio Bonazzi. Le esposizioni, pur apparendo opposte, si uniscono nella ricerca dell’essenza umana. I lavori di Andrea Colturi e Davide Sertorelli offrono uno spaccato di interpretazioni artistiche distinte.
Andrea Colturi: La ricerca del reale
Andrea Colturi, pittore sin dall’età di 4 anni, ha studiato con Elvio Mainardi e Gisella Pinardi, architetto specializzata nel restauro. Oggi, Colturi si dedica alla sua passione, esplorando colore ed emozione per rappresentare il reale in modo autentico. Tra le sue opere si trovano pezzi toccanti come Gerial Killer, New Generation e Il Soldato, che richiamano l’iconografia della guerra in Vietnam, riflettendo sul peso della violenza e del sacrificio. L’artista espone 30 opere a olio su tela e attualmente si concentra sui ritratti, cercando di sottrarre colore e forma.
Davide Sertorelli: Un viaggio nell’astrattismo
Davide Sertorelli, scultore, presenta opere intitolate “Larice Fluido”, realizzate in cirmolo, betulla, cipresso e ciliegio. La creazione di ciascuna scultura richiede mesi di lavoro. Nato come ebanista e influenzato dalle forme di Dalì, Sertorelli trasforma il legno in una materia elastica che si estende e si contrae. Il suo astrattismo si distacca dalla natura, esplorando una sfida personale. Le sue opere diventano testimoni di un mondo interiore, invitando il pubblico a un dialogo profondo.