Pubblicata una lettera di Silvia Galli, inviata in precedenza al Comune di Corteno Golgi, che denuncia un problema persistente a San Pietro di Corteno, al confine con Aprica: l’eccessiva edilizia.
Lettera di Silvia Galli
“Buongiorno, desidero segnalare un problema che merita attenzione. Anni fa abbiamo acquistato una casa nel complesso di fronte al Baradello, attratti dalla splendida vista sulle piste, sul bosco e sulle montagne, oltre che dalla tranquillità. Abbiamo scelto la montagna per la pace e la natura. Purtroppo, ci siamo resi conto che il Comune di Corteno Golgi non sembra prestare attenzione a questo aspetto fondamentale. Sono qui anche in questi giorni e questo pensiero è condiviso da molti proprietari e visitatori di San Pietro. Il problema è la massiccia cementificazione del territorio, che sembra non avere fine. Prima sono stati costruiti condomini all’arrivo del Baradello, con conseguenti disboscamenti e erosioni delle rocce per ampliare le superfici volumetriche delle nuove abitazioni, che non sono nemmeno completate. Poi c’è stata la demolizione di un antico edificio storico, il Relais Villa Brioschi, e le numerose nuove costruzioni che da San Pietro scendono fino alla vecchia Colonia. Non dimentichiamo i lavori sottostanti (gru incluse) al grattacielo che accoglie i visitatori a San Pietro. Ora, dalle nostre finestre, siamo disturbati da un continuo martellamento di un’escavatrice su una roccia, sempre sulla pista del Baradello, anche in orari inopportuni. Il panorama, ormai rovinato, è affiancato da enormi gru che sono diventate una presenza fissa nella località. Solo nel nostro supercondominio siamo oltre 100 proprietari a pagare l’IMU al vostro Comune, eppure i servizi essenziali (bar, tabaccherie, supermercati, farmacie, negozi sportivi, panetterie, ecc.) sono tutti ad Aprica! Non potete presentarvi come ecologisti e attenti all’ambiente, tanto da non installare nemmeno una luce natalizia per evitare sprechi di energia pubblica, mentre continuate a concedere permessi edilizi che cementificano l’intera valle! Questa cementificazione, oltre a arricchire alcuni imprenditori locali e il Comune, è davvero necessaria? La località ha già una significativa offerta di case in vendita o in affitto, sia nuove che da ristrutturare, e non credo siano necessarie ulteriori costruzioni a scapito del territorio e della natura. Spero che questa mia email riceva una risposta dall’ufficio competente prima di dover coinvolgere i media locali e nazionali, come già paventato da molti frequentatori abituali della località.”